Fabrizio, un ragazzo di grandi qualità, lavora in un’ azienda petrolifera. Il suo lavoro gli piace tantissimo. Una mattina il suo responsabile diretto lo chiama personalmente per un colloquio a breve,ma da quando ha ricevuto la comunicazione non riesce a stare tranquillo. Crede che possa riguardare una procedura errata o addirittura pensa alla possibilità di un licenziamento, nonostante abbia maturato esperienza nel settore e abbia buoni rapporti con i colleghi. Durante la giornata pensa e ripensa all’eventuale licenziamento, il respiro è corto, ogni tanto suda freddo e continua ad avere poca concentrazione.
Il giorno dopo si trova con il cuore in gola davanti alla porta del suo superiore e prima di bussare fa passare trenta interminabili secondi. Da dentro si sente la voce che lui conosce bene: “Avanti!” e mentre entra nella stanza gli viene in mente la voce fuori campo del Ragionier Fantozzi che recitava più o meno così: mani due spugne, salivazione azzerata, miraggi!
“Eccoci qua, Signor Fabrizio. L’ho chiamata perché voglio farle personalmente i miei complimenti per come ha portato a termine l’ultima trattativa. Siamo orgogliosi di Lei”. Fabrizio si sgonfia come un palloncino e i pensieri catastrofici abbandonano la sua mente.
Cosa succede esattamente quando siete in preda a tali pensieri?
Vi trovate di fronte a una condizione di intensa preoccupazione, spesso infondata; l’organismo reagisce come se ci fosse un pericolo reale.
L’ansia ha diverse componenti: una comportamentale, una cognitiva, una somatica e una emotiva. È accompagnata da respiro corto, nausea, palpitazioni e tremore. Esaminando la componente cognitiva vi è un pericolo percepito come incerto e non specifico, mentre per quanto riguarda la componente fisiologica il corpo si prepara ad affrontare quel pericolo, per cui aumentano il battito cardiaco e la pressione sanguigna. Vi preparate a fuggire, ma non c’è niente da cui fuggire.
Una tipica reazione all’ansia è cercare spiegazioni e /o rassicurazioni per rendere controllabile la situazione che state vivendo.
L’ansia non è da considerarsi un fenomeno anormale, se contenuta. Comporta un’attivazione dell’organismo. Quando non è eccessiva, l’ansia è utile, in quanto aumenta la prestazione in tutti gli aspetti della vostra vita; quando invece è presente in misura eccessiva siamo di fronte a situazioni tipo:
- Fobia specifica: si evitano i viaggi in aereo, gli spazi chiusi, gatti, topi, ragni.
- Fobia sociale
- Agorafobia o panico: la paura di situazioni da cui non è possibile una rapida fuga.
- Disturbo ossessivo-compulsivo.
- Ansia generalizzata
- Disturbo post traumatico da stress.
Vi sono altri tipi di conseguenze legate all’ansia: la paura di guidare, l’ansia da separazione che condiziona le relazioni e l’ansia da prestazione, spesso presente nei disturbi sessuali.
In ogni caso, voi potete riportare tutto in equilibrio.
Dr. Pier Luigi Avolio psicologo, mental coach
Riceve a Pisa, Livorno e Levanto(SP)
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