L’azienda si presenta molto bene. Le persone mi incrociano e mi sorridono. Il capo delle Human Resources mi accoglie con una stretta di mano decisa. Buon segno. L’arrivo in Europa Factor nasce sotto i migliori auspici.
Entro nell’aula e sono presentato ai partecipanti, alcuni hanno gli occhi curiosi, altri mi guardano e sembrano chiedersi: E mo’ questo che vuole?
So che tutti si aspettano una lezione classica sul pensiero positivo, le solite slide e mentre io parlo loro vanno con la mente in luoghi lontani, tipo spiagge caraibiche. Ancora non sanno cosa gli aspetta. Il mio sarà un incontro interattivo, impareremo insieme e ci scambieremo dubbi, perplessità, nessun piedistallo, ma ci guarderemo tutti negli occhi cercando di capire i nostri punti di forza e le nostre difficoltà. Ad Europa Factor fanno un lavoro impegnativo e difficile e devono essere sempre lucidi e con un controllo emotivo fuori dal comune. Sì, ma come si fa?
Dopo una breve introduzione teorica, passiamo a raccontare le nostre perplessità sul lavoro come se fossimo già una famiglia. Vedo i loro occhi che s’illuminano e mi comunicano: Allora non sei il solito formatore noioso, non è il classico corso motivazionale in azienda! Con la stessa modalità, rispondo: No, mi piace metterci entusiasmo nelle cose e qui dentro ci confronteremo senza maschere e senza paura di sembrare poco efficaci. Loro non lo sanno, ma usciranno da questa formazione con me con energie nuove, fresche, senza spazzatura mentale: qui e ora è tutto ciò che conta. Ascoltare attivamente e andare incontro a ciò che la persona in quel momento ci sta comunicando, in una parola: empatia.
Dopo un’ora circa, l’atmosfera è rilassata e cominciano ad arrivare le domande sul come rispondere e cosa fare in caso di… gli dico di fidarsi delle sensazioni e di attendere qualche secondo prima di elaborare una risposta. Sono increduli; qualcuno mi chiede: non esiste dunque una tecnica che funziona sempre? – Esisti tu con la tua capacità e sensibilità di parlare con le persone e, se comprendi chi hai dall’altra parte, puoi ottenere un bel risultato e un confronto che ti arricchisce anche umanamente.
Esco dall’aula di formazione, ho appena rimesso via gli appunti che mi ero preparato e che, come al solito, non ho neanche guardato. Alzo gli occhi al cielo: ringrazio Dio di avermi donato questo talento e di avermi fatto incontrare quegli occhi da ragazzi curiosi e titubanti che dopo poche ore sanno più cose di loro stessi. Come me.
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